domenica 6 gennaio 2013

la Cina scavalca l'Europa: nel 2013 il più grande produttore di auto

Il sorpasso. L’ennesimo. Nel 2013 la Cina scavalcherà l’Europa, diventando il più grande produttore mondiale di autovetture. Lo anticipa il Financial Times che ha messo insieme le previsioni di alcune delle più importanti società di consulenza. Per il continente che ha inventol’auto alla fine dell’Ottocento è uno smacco, ma prima o poi doveva accadere. Le regole del mercato, soprattutto quelle imposte da Pechino con forti tasse doganali, prevedono infatti che le vetture vengano prodotte dove sono vendute e gli abitanti dell’ex Celeste Impero sono più del triplo rispetto a quelli europei. Ma l’accelerazione è stata fulminea e in poco più di un decennio sono state ribaltate gerarchie che sembravano consolidate.


Il grande paese orientale era già diventato il primo mercato del globo nel 2009, scavalcando gli Stati Uniti che avevano la leadership da oltre un secolo. Tre anni fa negli Usa imperversava la crisi che ha costretto Washington ad entrare nel capitale di GM e Chrysler per salvarle dal fallimento e le vendite erano drasticamente crollate. Gli States si sono ripresi in fretta, ma ormai la locomotiva cinese viaggia verso i venti milioni di nuovi veicoli l’anno, un’asticella troppo alta per qualsiasi altro paese. Sia come sia, nel 2013 il mercato mondiale delle quattro ruote continuerà a crescere e la produzione seguirà l’andamento della domanda. Una crescita che, dopo la frenata del 2008-2009, c’è stata già nei due anni passati, rispettivamente con un più 3,3% e un più 4,9%.

Nel 2012 le vetture prodotte in tutti i continenti hanno superato per la prima volta la barriera degli 80 milioni di unità (80,6 milioni per l’esattezza) e quest’anno dovrebbero arrivare a 82,4 milioni (più 2,2%) per un volume d’affari complessivo di 1.300 miliardi di dollari (quasi 1.000 miliardi di euro). Nel 2013 la produzione cinese dovrebbe crescere di un ulteriore 10%, arrivando a 19,6 milioni (quasi una nuova auto su 4 nascerà in Cina), mentre quella del Vecchio Continente, dai 18,9 milioni del 2012 dovrebbe scendere a 18,3. Nella produzione europea sono compresi anche i veicoli che escono dalle fabbriche turche e da quelle russe (sono diversi milioni). La produzione, in ogni caso, continua ad essere superiore alle vendite e diversi milioni di vetture vengono esportate fuori dall’Europa (soprattutto dalla Germania). Nel 2013, infatti, nei 27 paesi dell’Ue e nei 3 Efta (in questo caso non sono comprese Russia e Turchia) le immatricolazioni non dovrebbero superare 13 milioni di unità.

Negli anni ’70 la produzione europea rappresentava circa il 45% del totale mondiale, mentre quella cinese era quasi inesistente, un trend che si è mantenuto su questi livelli fino all’inizio degli anni ’90. Il grande boom di Pechino è avvenuto solo nell’ultimo decennio: nel 2000 la produzione cinese rappresentava il 3,5% del totale mondiale, quest’anno arriverà al 23,8%. La maggior parte delle vetture assemblate in Cina, però, vengono ancora progettate all’estero (Europa, America, Giappone, Corea) e prodotte sul posto in joint venture con aziende locali. Volkswagen e General Motors fanno la parte del leone, ma anche gli costruttori globali sono in crescita attratti dalla forte domanda. Da pochi mesi anche Fiat ha aperto la sua prima fabbrica in società con Gac per realizzare la berlina Viaggio (ha la piattaforma della Giulietta). In Europa, invece, la sovracapacità soffoca i bilanci dei costruttori, tanto che la Ford ha deciso di chiudere il suo impianto in Belgio e altri potrebbero seguire.

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